Notizie 2013

Intervista a Vivian Qu, regista di Shuiyin Jie (Trap Street)

Giulia Ghigi Possiamo considerare la tecnologia come un altro personaggio del film? Il protagonista ne sembra essere affascinato e usa molti dispositivi tecnologici (gps, fotocamere, telefono, strumenti di lavoro, l’orologio satellitare…).  Questi dispositivi lo agevolano realmente  a comprendere meglio la realtà e ciò che gli sta attorno?

Vivian Qu La tecnologia è un aspetto importante della vita moderna, specialmente per la generazione di Qiuming, e questo è proprio quello che voglio mostrare nel mio film. Ho scelto di utilizzare mezzi low-tech per ritrarre un mondo high-tech, perché per me la tecnologia da sola non potrà mai portarci più vicino alla verità. Anzi, spesso ci allontana. Qiuming è certamente qualcuno che pensa che i suoi dispositivi tecnologici siano in ​​grado di aiutarlo a cogliere meglio la realtà. Solo verso la fine del film, quando getta via la sua scheda telefonica, inizia a pensarla diversamente. È in quel momento che comincia ad avvicinarsi alla verità.

GG Nel film c’è un uso particolare di alcune riprese in soggettiva: è un modo per ricordare allo spettatore il suo ruolo di osservatore esterno? Come consideri il pubblico?

VQ Ho raccontato la storia per lo più dal punto di vista di Qiuming, perché voglio che il pubblico possa far esperienza di un processo di scoperta: con una conoscenza limitata e attraverso i vincoli pratici che caratterizzano la società in cui il personaggio vive. Attraverso questo processo,  il pubblico potrà comprendere le sue gioie e le sue frustrazioni.

Di tanto in tanto concedo al pubblico di assumere il punto di vista di una  telecamera nascosta, per far loro capire che, al di fuori del mondo di Qiuming, c’è un occhio onnipresente che sta osservando. Non sappiamo chi lo stia facendo esattamente, ma siamo in grado di percepirne la  presenza. In quel momento, il pubblico partecipa attivamente alla narrazione e lo sviluppo della storia, da lì in poi, è soggetto alla sua osservazione e valutazione.